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8 PUNTI PER UN'ITALIA MIGLIORE

 

Democrazia diretta

 

Al fine di combattere le decisioni calate dall’alto da parte di poche persone sull’intera popolazione, miriamo all’introduzione del potere popolare di votare direttamente ed in modo vincolante, tramite referendum (abrogativi e deliberativi), leggi e altri atti normativi a tutti i livelli di normazione, incluso quello costituzionale.

 

Mandato imperativo

 

Per impedire che i politici una volta eletti non rispettino gli impegni presi di fronte ai propri elettori riteniamo sia necessario introdurre il vincolo di mandato, con la possibilità da parte degli elettori di agire in giudizio contro l’eletto che voti atti in contrasto con le promesse elettorali fatte prima della sua elezione (al fine di ottenere l’abrogazione degli stessi).

 

Uscita dall’Unione Europea

 

L’U.E. è la negazione della democrazia e della libertà, un’istituzione dove organi non eletti dal popolo decidono le sorti di un continente intero. Noi che crediamo nel valore della democrazia, non possiamo che puntare all’uscita dell’Italia dall’Unione Europea al fine di garantire il ripristino della sovranità nazionale e popolare.

 

Estensione dello Statuto dei lavoratori e contratto a tempo indeterminato

 

Le garanzie dello statuto dei lavoratori, compreso l’art. 18 dello stesso (recentemente mal riformato dal governo Renzi), devono essere estese a tutti i lavoratori subordinati.

Inoltre, il contratto a tempo indeterminato deve diventare l’unica forma di contratto di lavoro possibile per legge per i lavoratori subordinati.

 

Stop all’immigrazione incontrollata

 

L’immigrazione di massa a cui stiamo assistendo è un’arma che i potenti usano contro il popolo. La principale finalità che costoro perseguono è l’abbassamento dei salari generali a causa di un aumento della forza lavoro disponibile sul territorio nazionale a fronte di un insufficiente aumento dei posti di lavoro.

Occorre una politica di rimpatri della totalità degli immigrati clandestini grazie ad accordi internazionali con i Paesi d’origine e un aumento dei fondi destinati all’assunzione degli operatori che nei CIE si occupano di identificare i migranti giunti sul suolo italiano.

Per impedire poi che nuovi immigrati giungano sul suolo italiano, riteniamo  sia necessario adottare la politica del No Way così come viene fatto dall’Australia.

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Salario minimo

 

Per garantire una vita dignitosa a tutti i lavoratori e una più equa ripartizione della ricchezza prodotta è prioritario stabilire per legge un salario minimo di 10 euro l’ora, per tutti i lavori.

Siamo uno dei pochi Paesi europei più evoluti a non averlo ancora introdotto.

 

Lotta al lavoro nero e grigio

 

Occorre impedire che chi lavora venga sfruttato, per questo è necessario potenziare fortemente i nuclei delle forze dell’ordine impegnate nel contrasto - tramite controlli amministrativi sui luoghi di lavoro - al lavoro non contrattualizzato e agli abusi nei confronti dei dipendenti (come il non rispetto delle norme di sicurezza o la pretesa di prestazione di ore lavorative non retribuite).

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Riduzione dell’imposizione tributaria per la maggioranza della popolazione mediante revisione delle imposte indirette

 

In particolare, riteniamo utile dimezzare l’IVA sui beni di largo consumo, al fine di aumentare il potere d’acquisto delle fasce di popolazione appartenenti ai ceti medio-bassi e ai ceti più poveri. Al contempo riteniamo necessario duplicare l’IVA sui beni di lusso e triplicare l’IVA sui beni extra-lusso, al fine di compensare le mancate entrate derivanti dal dimezzamento dell’imposta in questione sui beni di largo consumo.

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